Arabesque
Pubblicazione specializzata in letteratura e arti del mondo arabo con uscita semestrale:

Perché Arabesque?
Amal Bouchareb
Direttrice Arabesque
Quando, sette anni fa, l’aereo su cui viaggiavo atterrò all’aeroporto di Fiumicino proveniente da Algeri per poi portarmi fino a Torino, pensai che il mare e il temperamento Mediterraneo non fossero le uniche cose che uniscono l’Italia ai popoli arabi come si è soliti dire. Provavo qualcosa di più profondo, che superava la geografia e lo stereotipo e aveva a che fare con la nostra comune umanità: il senso della bellezza. Italiani e arabi condividono un vasto orizzonte culturale impresso nella storia e cultura, le cui tracce sono presenti nei piccoli dettagli della nostra vita quotidiana che si apre a tutto ciò che di bello ci circonda, come se ogni nostro gesto fosse una celebrazione della vita: un’ornamentazione moresca che si riproduce all’infinito imitando l’eternità con leggerezza, pazienza, e arguzia. Arabesque, così fu chiamato lo stile artistico arabo che diede in seguito nome alla figura arabesque nella danza classica, e alla composizione musicale ad andamento sinuoso e elegante nella musica occidentale.
Nasce così la rivista italo-araba Arabesque, per celebrare le vie della bellezza tra le due sponde del Mediterraneo e far luce sui luoghi della raffinatezza che uniscono i nostri popoli. Tra i periodici indipendenti in Italia Arabesque è il primo del suo genere e ha l’obiettivo, da un lato, di far conoscere la letteratura e le arti arabe nella loro dimensione singolare intrecciata all’interno della cultura universale, e dall’altro celebrare artisti, e arabisti italiani che hanno conosciuto l’essenza della cultura araba, e si impegnano a trasmetterla in Italia… perché la bellezza ci unisce.
Amal Bouchareb (Direttrice Arabesque)
Amal Bouchareb, classe 1984, è una scrittrice e traduttrice algerina nata a Damasco, naturalizzata italiana. È stata docente presso il Dipartimento di Inglese della Scuola Superiore per Professori di Algeri. Ha conseguito un Magistère in traduzione arabo-francese-inglese presso l’Università di Algeri, dove si è laureata con una tesi in letteratura comparata e specificamente in studi su Gayatri Chakraborty Spivak. È stata redattrice capo della rivista dell’Unione degli Scrittori Algerini Aqlàm. Collabora con numerose testate arabe e algerine nel campo della critica e della traduzione. Ha pubblicato in traduzione araba le opere di oltre venti tra poeti e narratori italiani. Le sue opere di narrativa (romanzi e racconti) sono pubblicate in arabo e in italiano e hanno ottenuto un vasto consenso di pubblico. Nel 2020 l’Università di Tipaza (Algeria) ha indetto in suo onore un convegno sullo studio della sua produzione narrativa. È la fondatrice di Arabesque.