أرابسك
  • Home
  • Chi siamo?
  • La rivista
    • Numero Uno
    • Numero Due
    • Numero Tre
  • Redazione
  • Recensioni
  • Rassegna Stampa
  • Ordina la tua copia
  • Contatti
  • ItalianoItaliano
    • العربيةالعربية
  • Home
  • Chi siamo?
  • La rivista
    • Numero Uno
    • Numero Due
    • Numero Tre
  • Redazione
  • Recensioni
  • Rassegna Stampa
  • Ordina la tua copia
  • Contatti
No Result
View All Result
No Result
View All Result
أرابسك
رواية

Romanzi

“L’abbandono” di Somar Shehadah

Somar Shehadah è un romanziere siriano nato a Lattakia nel 1989. Il suo nome è emerso negli ultimi anni come una delle voci più importanti del romanzo siriano e della letteratura araba in generale. La sua prima opera, Huqul adh-dhurra (Campi di grano), ha vinto nel 2016 il prestigioso premio sudanese intitolato a At-Tayyeb Salih e da pochi mesi il suo romanzo Al-hijran (L’ABBANDONO) ha ricevuto uno dei più importanti premi arabi, conferito dall’Alta Commissione per la Cultura egiziana, che porta il nome del premio Nobel per la letteratura Naguib Mahfuz. 

Arabesque ha acquisito i diritti esclusivi per la traduzione del primo capitolo di quest’opera a firma di Luisa Franzini.

Nel suo romanzo “L’abbandono” Somar Shehadah conduce il lettore in un’atmosfera quasi onirica in cui le immagini del presente sono offuscate da quelle del passato: ci si accorge di essere in una dimensione temporale diversa solo quando vi si è ormai immersi e, come il protagonista, anche il lettore fatica ad uscirne.  La descrizione di istantanee di avvenimenti è accompagnata da un linguaggio introspettivo e simbolico e da scelte di costruzione narrativa che avvalorano l’aspetto psicologico del romanzo.

La memoria della madre scomparsa da  poco si fa sempre più spazio nella realtà: è una vertigine alla quale egli cerca di sfuggire ma nella quale torna in un vortice tra presente e passato. Ai molti ricordi che egli ha della donna si affiancano quelli inesistenti verso un padre mai conosciuto ma del quale sente tutta la pesante assenza, vissuta fin dall’infanzia come un abbandono.

Fa da incipit al primo capitolo proprio la tragica fine del padre, trucidato con altri compagni in una prigione siriana nel momento in cui il figlio nasceva: il modo in cui egli apprenderà di questo evento gli aggiungerà altra inquietudine, uno stato d’animo che lo stile narrativo di Shehadah riesce a infondere anche nel lettore. 

Come scritto in quarta di copertina dell’edizione araba del romanzo, esso “si sviluppa su due tempi: il tempo dei padri e quello della nuova generazione dei siriani di Lattakia; è la generazione che ha vissuto una diversa violenza dalla quale sta cercando di uscire attraverso l’amore”.

Leggi la traduzione nella versione cartacea del secondo numero di Arabesque

L’Editore raccoglie direttamente le prenotazioni all’indirizzo 
acquisti@puntoacapo-editrice.com

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

جميع الحقوق محفوظة © أرابسك 2021
Tutti i diritti riservati © Arabesque 2021
  • Home
  • Chi siamo?
  • La rivista
    • Numero Uno
    • Numero Due
    • Numero Tre
  • Redazione
  • Recensioni
  • Rassegna Stampa
  • Ordina la tua copia
  • Contatti
  • ItalianoItaliano
    • العربيةالعربية